Rinegoziazione prestito

La rinegoziazione è una pratica di ridefinizione di alcune condizioni del contratto di finanziamento sottoscritto in origine.

E’ quindi scontato che questo tipo di operazione può essere effettuata esclusivamente tra le due parti che in origine avevano stipulato il contratto, quindi la banca o la società finanziaria che ha erogato il finanziamento e il richiedente.

Il richiedente può ricorrere alla richiesta di rinegoziazione quando per vari motivi si trova in difficoltà con il pagamento delle rate o in un momento di temporanea indisponibilità di liquidi e può quindi chiedere di rivedere alcune condizioni, come per esempio il tasso di interesse o l’importo della rata.

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Con la rinegoziazione in pratica si vanno a rivedere le varie clausole del contratto di finanziamento originario, andando a modificare in modo totale o parziale il contenuto di alcune di esse, soprattutto in merito al regime di interessi e alla lunghezza del rimborso.

Grazie alla rinegoziazione il richiedente può trovare dei nuovi accordi che gli concedono e gli permettono di adempiere in modo più sereno al rimborso delle rate, che possono quindi aumentare di numero o cambiare di importo.

Ogni soluzione e ogni cambiamento sarà negoziato con la banca o l’istituto erogante e quindi sarà preso in accordo tra le due parti e in maniera consensuale.

Inoltre questo tipo di operazione può essere tranquillamente fatta senza la presenza di un notaio, cosa che fa si che non sia gravata di spese accessorie, per altro che questa operazione sia da farsi in forma gratuita è anche garantito dalla legge 244 del 24 dicembre 2007, ovvero dalla legge Finanziaria 2008.

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